Il Mastio
Questa grossa torre quadrata (largh. m. 10,50; h. m. 15,80) è la testimonianza della fase di vita normanna del Castello, quando svolgeva funzione di controllo sul territorio circostante.
In età angioina la torre subì una forte ristrutturazione e venne ripartita in
tre ambienti sovrapposti.
In basso era collocata la
cisterna, con copertura a botte,
successivamente trasformata in ambiente di servizio
mediante l’apertura di due finestra a doppia
strombatura, una delle quali chiusa al momento della
costruzione degli ambienti nella corte esterna.
L’ambiente mediano, anch’esso con copertura a botte, conserva l’ingresso alla torre, collocato nella parte nord a circa 6 metri d’altezza dal piano di calpestio. A esso si accedeva per mezzo di un ponte volante o di una scala portatile che in caso di allarme era facile togliere.
Da questo livello attraverso una scala ricavata nell’ispessimento del muro si accedeva all’ambiente superiore, con funzione residenziale. Esso conserva alcuni elementi architettonici decorativi che lasciano ipotizzare una copertura a crociera.
La grande sala, di forma quadrata (lato m. 6,50), era illuminata da due grandi finestre, (largh. m. 1; h. 2,50 m ca.) sul lato meridionale e occidentale, mentre a nord si apriva una finestra più piccola della quale si conservano gli elementi strutturali realizzati in pietra calcarea ben lavorata. In questo ambiente, probabilmente in età angioina, viene realizzata una porta che immetteva nella parte superiore o sul camminamento di ronda del Castello.
Tracce di una scala nell’angolo nordoccidentale testimoniano l’accesso al tetto dove è ancora ben conservato il camminamento di ronda segnato da mattoni d’argilla e difeso, presumibilmente, da un parapetto con merlature.