La nascita della città
Nel IV sec. a.C. si affermano alcune famiglie egemoni alle quali si deve il sorgere della città di Volcei. Fino ad allora nuclei abitati sparsi avevano attestato la loro presenza stabile con l’utilizzo di necropoli risalenti ad un periodo che va dal VI alla metà del IV sec. a.C.
L’evento che determina il sorgere dell’impianto urbano è la costruzione, nell’ultima parte del secolo IV a.C., di un imponente circuito di mura. Il tracciato delle mura, rinforzato da torri quadrate, fu concepito per sfruttare nel miglior modo il ripido andamento dei versanti e la presenza di costoni rocciosi lungo i fianchi del rilievo.
Insieme alle mura fu definita la rete viaria, nel suo orientamento basilare est-ovest, un tracciato tutt’ora determinante per l’impianto urbanistico locale, sia all’interno che all’esterno dell’abitato.
Nell’area sottostante all’attuale Palazzo Forcella interi isolati si dispongono tuttora secondo gli antichi assi viari.
In questo arco di tempo si colloca la costruzione di un edificio a pianta quadrangolare, destinato probabilmente a riunioni collettive ed assembleari, il cosiddetto bouleuterion.
La scoperta dell'insediamento di Fossa Aimone, databile nel corso della seconda metà del III millennio a.C., contribuisce inoltre a colmare il distacco cronologico e culturale esistente tra l'aspetto campano della cultura di Laterza (Eneolitico Finale) e la facies di Palma Campania (Bronzo Antico), inserendo un elemento nuovo, attivo verosimilmente nei processi di trasformazione che portarono in Campania alla transizione dall'Eneolitico al Bronzo Antico.