Tra Preistoria e Protostoria
La preistoria individua quel tempo della storia dell'uomo che precede l'invenzione della scrittura, cioè il tramite con il quale l'uomo racconta la propria storia.
Poiché l'invenzione della scrittura, o meglio delle scritture, non fu contemporanea ma avvenne in tempi diversi nelle varie aree geografiche, la preistoria non può essere racchiusa in un intervallo di tempo identico per tutti i popoli. La preistoria è articolata in tre fasi: il paleolitico (pietra antica), il mesolitico (pietra di mezzo) ed il neolitico (pietra nuova). L'ultimo periodo del neolitico prende il nome di eneolitico, o età del rame e rappresenta la fase di passaggio verso la protostoria. L'età del rame si differenzia dall'età del bronzo e dall'età del ferro perché l'impiego di oggetti in rame fu generalmente ridotto rispetto alle produzioni in pietra ed in osso.
La questione può essere spiegata in termini tecnologici, visto che il punto di fusione del rame è intorno ai 1000 gradi e quindi produrre oggetti in rame richiedeva forni costruiti con materiali capaci di resistere alle alte temperature ed implicava la conoscenza di tecniche di lavorazione ben più complesse di quelle richieste per la lavorazione della pietra.
La protostoria prosegue con l'età del bronzo e con l'età del ferro.
Nell'area volceiana il periodo preistorico e protostorico è rappresentato secondo la seguente TAVOLA CRONOLOGICA:
VI - IV millennio a.C |
ULTIMO PERIODO DEL NEOLITICO |
IV - III millennio a. C. | ETÀ DEL RAME |
XX – X secolo a. C. | ETÀ DEL BRONZO |
IX - VII secolo a.C. | ETÀ DEL FERRO |
Durante la fase finale del neolitico, seguendo un criterio di continuità evidenziato dalle numerose grotte, le popolazioni si concentrarono nel Cilento e nel contiguo entroterra ricco di acqua e di fauna. Nell’età del rame i nuovi villaggi sorsero tra il Sele ed il Tanagro, avvicinandosi al mare. Nel territorio che circonda l'antica Volcei sono da segnalare: