Il versante nord
In epoca romana si è operato nel versante nord
della città per consolidare il pendio e creare
terrazzamenti fondati direttamente sul banco di
roccia. Ne fanno testimonianza le opere murarie
ancorate al pendio stesso da briglie di raccordo e i
setti murari che dovevano rafforzare i terrazzamenti
sia in senso longitudinale che in senso nord-sud.
Contestualemente a questa operazione di
consolidamento si può notare una sistemazione nel
settore centrale ed orientale dell’area dove,
inglobate nel muraglione di contenimento dell’orto di
una unità abitativa moderna, sono presenti massicce
strutture murarie in opera incerta.
Probabilmente addossato al ripido pendio roccioso si
ergeva un complesso monumentale imponente che occupava
quasi tutta la parte orientale dell'area, delimitato
da poderose strutture di contenimento che sembrano
distendersi su almeno tre terrazzamenti, tra loro
paralleli, lungo il versante della collina. Si
trattava forse di un edificio per spettacoli, anche se
lo stato di conservazione delle strutture, combinato
con l’alterazione del profilo orografico del pendio
non permettono di istituire un rapporto diretto tra i
resti individuati e un edificio per spettacoli,
menzionato in una iscrizione frammentaria di età
augustea.
La ripida pendenza e la instabilità
del banco roccioso hanno reso molto complesso ogni
successivo tentativo di rioccupazione dell’area.
Tracce di un limitato insediamento sono, infatti,
confinate esclusivamente sulla sommità del costone e
in corrispondenza di alcuni speroni rocciosi.
L'area è caduta in un complessivo stato di abbandono e
la vegetazione si è ormai riappropriata completamente
del versante.