La città medioevale
In epoca medioevale l’unico riutilizzo effettivo attestato delle strutture antiche avviene lungo l’asse del
Nelle città romane il Decumano Massimo era la strada principale; tracciato da est verso ovest si incrociava con il Cardine Massimo (o Cardo), un asse stradale perpendicolare con direzione Nord - Sud, con cui delimitava in quattro settori il territorio da destinare all'accampamento, al villaggio o alla città che si era deciso di costruire su quell'area. Tecnicamente costruito come tutte le strade romane, ilsta un sottofondo a più strati sul quale venivano poggiati i basoli, grosse pietre irregolari realizzate con roccia vulcanica, sbozzati manualmente dai tagliapietre e abilmente incastrati tra di loro in modo di creare una pavimentazione piana e scorrevole.
In altre aree sono documentati soltanto insediamenti provvisori legati allo sviluppo di manifatture e officine.
La città si concentrò probabilmente in quest’epoca intorno alla presenza di eremiti cui fa riferimento il culto di S. Giovanni d’Egitto, ovvero nell’area delle grotte di via Egito, dove sorse un insediamento rupestre.
Soltanto nel XII secolo, con la costruzione del Mastio, ha origine un nuovo impulso di ristrutturazione urbana che troverà il suo perno nel Castello, conferendo a Buccino le basi dell’assetto attuale.