Dall'eneolitico all'età del bronzo: l'insediamento di Fossa Aimone ad Atena Lucana
L'insediamento in località Fossa Aimone ad Atena Lucana, scoperto recentemente, è posto nella parte settentrionale del Vallo di Diano, al piede della collina e prospiciente il fondo valle.
Vi sono state rinvenute almeno due strutture a pianta absidata, il cui elevato poggiava su uno zoccolo costituito da un muretto a secco, ed altre con pareti sostenute da semplici pali infissi direttamente nel terreno.
A breve distanza da queste vi è poi un'area di produzione, con apprestamenti riconducibili a trattamenti a caldo ed altri per lo stoccaggio, la cui esatta natura e definizione resta ancora incerta: caratteristica ma non chiara, per esempio, è la funzione di una grande olla sistemata capovolta in una fossa.
Più distante, ma connessa alla zona produttiva, è una fornace che conteneva i grossi rocchetti fittili esposti. L'occupazione dell'insediamento si mostra complessa e notevolmente articolata.
Tuttavia essa è
riconducibile interamente ad un'unica cultura, quella di
Çetina, caratteristica della sponda orientale
dell'Adriatico tra la fine dell'Eneolitico e l'antica età
del Bronzo.
La ceramica rinvenuta decorata con
semplici linee incise non ha confronti nel resto della
Campania ed è tipica di questa cultura balcanica, che per
la prima volta si scopre attestata a Fossa Aimone, in
un'area molto interna della regione e, sul versante
tirrenico meridionale, sinora non altrimenti documentata se
non nel promontorio di Tropea, in Calabria, e poco nota
anche nel resto dell'Italia meridionale.
La scoperta dell'insediamento di Fossa Aimone, databile nel corso della seconda metà del III millennio a.C., contribuisce inoltre a colmare il distacco cronologico e culturale esistente tra l'aspetto campano della cultura di Laterza (Eneolitico Finale) e la facies di Palma Campania (Bronzo Antico), inserendo un elemento nuovo, attivo verosimilmente nei processi di trasformazione che portarono in Campania alla transizione dall'Eneolitico al Bronzo Antico.