Il diverticolo per Volcei
La via consolare è, per il territorio volceiano, l’asse portante di tutti i collegamenti, dell’organizzazione e dell’economia.
Come ci racconta l’iscrizione di ponte S. Cono databile ad età augustea, i Volceiani, Municipes et Incolae, raccolsero il denaro necessario a realizzare il ponte che permetteva ad un diverticolo della strada di giungere in città.
Il percorso si distaccava dalla strada Rhegio - Capuam alla Taverna Cerreta e dirigeva a nord; raggiunto il ponte S. Cono attraversava il fiume ed aggrediva in maniera decisa la collina di Buccino in direzione Petrosa- Pezze del ponte, dove è stato individuato un piccolo tratto basolato.
Qui la strada si ramificava per dirigersi
verso Braida e la
porta di S. Elia a sud della città, dove
è attestata la presenza di una necropoli monumentale di
età romana, e risalire verso la porta ovest,
attraversando la località Temponi, l’attuale piazza
Municipio, dove sono state rinvenute alcune
iscrizioni.
Il versante ovest del territorio era
invece servito da un diverticolo che si distaccava
dalla via consolare all’altezza di Zuppino.